Fiano di Avellino DOCG "Béchar" 2020 Antonio Caggiano

SKU: 483
Fiano di Avellino DOCG "Béchar" 2020  Antonio Caggiano

Fiano di Avellino DOCG "Béchar" 2020 Antonio Caggiano

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Caratteristiche

Denominazione: Fiano di Avellino DOCG
Annata: 2020
Regione: Campania
Tipologia: Bianco
Vitigni: Fiano 100%
Colore: Luminoso giallo paglierino dai riflessi dorati
Profumo: Bouquet di note floreali e di frutta bianca, che si fondono a piacevoli note minerali e sentori vegetali
Gusto: Dinamico, strutturato, piacevolmente fresco
Gradazione: 13,5%
Temperatura di Servizio:
10/12°C
Formato: Bottiglia 75 cl

Scheda Tecnica di Fermento24

Vigneti: Vigne situate nell'areale di produzione della DOCG Fiano di Avellino a circa 400 metri s.l.m. su terreni ricchi di argilla e calcare
Vinificazione: Fermentazione in acciaio a bassa temperatura
Affinamento: Almeno 3 mesi in bottiglia prima di essere immesso in commercio
Filosofia Produttiva:
Vino convenzionale

Descrizione del Fiano di Avellino DOCG "Béchar" 2020

Il Béchar di Antonio Caggiano è un fiano di Avellino DOCG in purezza le cui uve vengono raccolte al momento della loro completa maturazione, dopo di che vengono pressate e il mosto fermenta, poi, in serbatoi di acciaio a basse temperature. Segue un affinamento in bottiglia per un periodo di tre mesi.
Si presenta in un intenso giallo paglierino caratterizzato da riflessi dorati. Sprigiona un aroma complesso di fiori, di frutta secca e di spezie. E stupisce e intrigano soprattutto quelle spinte di erbe aromatiche e fiori di campo che paiono primeggiare nello spettro olfattivo. Il suo sapore, è pieno, equilibrato e di notevole persistenza

Produttore: Antonio Caggiano

Vigna Campania

Le Cantine Antonio Caggiano rappresentano una delle Cantine più rappresentative del Taurasi. La storia parte nel 1994, e da subito il matrimonio con il grande enologo Luigi Moio, si è dimostrato un matrimonio felice. Infatti, questa unione ha fuso la tradizione con l'innovazione. Non a caso le Cantine Antonio Caggiano hanno iniziato ad utilizzare per primi le barrique come metodo di affinamento. Una decisione che pareva quasi inconcepibile in un'area, come quella del Taurasi, molto legata alla tradizione. Ma la scelta si è rivelata vincente. Una scelta che non poteva non appartenere ad Antonio Caggiano, che per personalità, è sempre stato un precursore delle innovazioni. Antonio Caggiano oltre ad essere un abile ed esperto vigneron è anche un fotografo e per sua stessa natura un'artista. Prova ne è che la sua cantina potrebbe quasi essere definita una cantina museo: In ogni angolo, su ogni parete, e nei molteplici incavi ricavati dalle mura in pietra, è possibile scorgere arnesi e utensili tipici della pratica di viticoltore. Agli utensili e alle centinaia di botti si affianca poi una varietà di opere d'arte di legno, vetro e pietra, alcune realizzate dallo stesso Antonio, altre regalate da amici artisti, che rendono l'atmosfera ancor più suggestiva. Oggi l'opera di Antonio continua con Giuseppe, suo figlio che persegue nel lavoro del padre e continua ad interpretare i vini secondo la filosofia familiare.

Perfetto da bere con

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