Salina IGP "Malvasia" Bianco Secco 2021 Caravaglio

SKU: 1023
Salina IGP "Malvasia" Bianco Secco 2021 Caravaglio

Salina IGP "Malvasia" Bianco Secco 2021 Caravaglio

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Denominazione: Salina IGP
Annata: 2021
Regione: Sicilia
Tipologia: Bianco
Vitigni: 90% Malvasia, 10% vitigni autoctoni a bacca bianca
Colore: Giallo paglierino dai vivaci riflessi dorati
Profumo: Note floreali e di frutta agrumata che si fondono a piacevoli note minerali e vegetali
Gusto: Dinamico, di notevole freschezza, persistente
Gradazione: 12,5%
Temperatura di Servizio:
10-12°C
Formato: Bottiglia 75 cl
Vigneti: Vigne situate su terreni sabbiosi e vulcanici dell'isola di Salina
Vinificazione: Breve macerazione e fermentazione spontanea con lieviti indigeni a temperatura controllata
Affinamento: In acciaio e in bottiglia
Filosofia Produttiva:
Vini Biologici

La Malvasia secca di Nino Caravaglio è una vera ventata di freschezza ed energia. Prodotta al 90% da uve Malvasia di Lipari e 10% di altri vitigni autoctoni coltivate nel totale rispetto della natura in venti piccoli appezzamenti collocati in zone vocate su terreni sabbiosi e vulcanici dell'isola di Salina.
La Malvasia secca di Nino Caravaglio è un manifesto di amore e fiducia che questo produttore ha avuto ed ha per la sua terra. Verso la tradizione vitivinicola di Salina, da sempre vocata per la produzione della Malvasia, ma soprattutto nella tipologia di vino dolce e fiducia che questa stessa terra gli ha donato, quando nel 2009 Nino ha deciso per la prima volta di vinificarla nella tipologia di vino fermo secco. Eppure i risultati sono stati sorprendenti e hanno subito avuto un ottimo riscontro nel pubblico. Perché? Perchè questo vino è quanto esattamente ti aspetti da Salina, è un un luminoso giallo paglierino con intensi riflessi verdolini. Esplodono al naso le note iodate e poi quelle vegetali in un sorso, che se all'ingresso si mostra notevolmente fresco e dinamico, al pari e a mano a mano nella bevuta assume connotazioni più materiche regalando una buona persistenza.

E' dal 1989 che Nino Caravaglio produce vini nella splendida isola di Salina. Altro non avrebbe potuto fare. Lui da giovane professore quale era, all'istituto agrario di Messina, rifugge da quella vita abitudinaria e ritorna nella sua terra. Qui inizia a coltivare le viti seguendo i principi della biodinamica complice anche le perfette condizioni pedoclimatiche che governano l'isola e che richiedono pochissimi trattamenti per le viti.
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