Vitae:
Slow wine:
2018
2019








Vino Slow
Denominazione: | "Arneis" Roero DOCG 2021 Marco Porello |
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Annata: | 2021 |
Regione: | Piemonte |
Tipologia: | Bianco |
Vitigni: | Arneis 100% |
Colore: | Giallo paglierino dai riflessi dorati |
Profumo: | Frutta bianca, erbe aromatiche e menta, e odori di pietra |
Gusto: | Sorso fresco, sapido, morbido |
Gradazione: | 13,5% |
Temperatura di Servizio: |
10-12°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Vigne allevate A Vezza d'Alba e Canale su terreni calcarei, sabbiosi e argillosi con diverse esposizioni |
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Vinificazione: | Fermentazione alcolica in serbatoi di acciaio a temperatura controllata per 20 giorni circa |
Affinamento: | Alcuni mesi sulle fecce fini in vasche di acciaio |
Filosofia Produttiva: |
Vino convenzionale |
Il Roero Arneis di Marco Porello nasce da una lavorazione altamente artigianale dell'arneis. Si tratta di un vitigno molto diffuso in Piemonte per la produzione dei vini bianchi che raggiunge degli altissimi livelli qualitativi nell'interpretazione dell'azienda di Marco Porello, merito soprattutto delle notevoli potenzialità del territorio in cui viene allevato: il Roero. Le vigne di Porello sono sitate a Vezza d'Alba e a Canale: un terroir che si contraddistingue per il sottosuolo calcareo, sabbioso e argilloso. La fermentazione del mosto ottenuto dalla pressatura soffice degli acini avviene in serbatoi d'acciaio a temperatura controllata, e ha una durata totale di circa 20 giorni. La fase di maturazione finale si svolge sui lieviti in acciaio per diversi mesi, sino a quando la cantina non dà inizio alle operazioni di imbottigliamento.
Il Roero Arneis di Marco Porello si presenta in un vivace e carico giallo paglierino dai riflessi dorati. Il suo naso è un intenso e persistente odore di frutta tropicale, mango e ananas che si uniscono ad odori di melone verde. Poi note aromatiche e menta che vivacizzano lo spettro olfattivo e intriganti sbuffi di pepe e salvia. E' un naso così intrigante e fine che richiama a giocare con i suoi varietali costantemente. Il sorso è fresco, con un nota sapida abbastanza spinta, ma tutto è notevolmente equilibrato e piacevole Vino unico, quanto il territorio da cui proviene.

Erano gli anni trenta quando Cesare Porello acquista i primi ettari della sua proprietà in quel di Canale, nel cuore del Roero continuata poi dai figli Riccardo e Ettore che hanno progressivamente aumentato gli ettari vitati, acquistando vigneti nelle località più storiche e vocate. Nel 1994 scende ufficialmente in campo Marco, figlio di Riccardo, che dopo diverse esperienze bordolesi e toscane cura gli attuali 19 ettari di vigne che si estendono nelle zone di Canale e Vezza d'Alba.

Alici fritte

Linguine al sugo di cicale di mare

Baccalà indorato e fritto