Vitae:
2017









Denominazione: | Toscana IGT |
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Annata: | 2018/2019 |
Regione: | Toscana |
Tipologia: | Rosso |
Vitigni: | Sangiovese 100% |
Colore: | Rosso rubino intenso |
Profumo: | Naso, fruttato e floreale dove intervengono piacevoli note balsamiche e selvatiche |
Gusto: | Fresco, di grande bevibilità, morbido |
Gradazione: | 14,5% |
Temperatura di Servizio: |
16-18°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Vigne situate a Vignanova e Torre |
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Vinificazione: | Fermentazione spontanea in vasche d'acciaio a temperatura controllata, e macerazione di 10-12 giorni sulle bucce |
Affinamento: | Affinamento in cemento per 18 mesi |
Filosofia Produttiva: |
Vini Convenzionali |
Il "Cavaliere" di Michele Satta è un 100% di Sangiovese, proveniente da una rigidissima selezione delle uve migliori appartenenti al vigneto Vignanova,
che vengono raccolte a piena maturazione. Il vino fermenta in tini aperti di legno di rovere da 30 hl e la macerazione è effettuata con la sommersione soffice del cappello a mano e con 1 rimontaggio al giorno o follature soffici. La durata della macerazione che può durare anche mesi e ciò grazie soprattutto alla perfetta maturazione della bacca e del vinacciolo. Affina poi in barrique per circa 24 mesi.
Il "Cavaliere" di Michele Satta è un carico e brillante rosso rubino, dal naso elegante e raffinato mostrandosi in un bouquet riccamente stratificato tra frutti di bosco, rose e violette e poi quella notevole piacevolezza e brio regalata da sentori selvatici e di erbe balsamiche. In perfetta coerenza arriva un sorso intenso, di gran corpo ed equilibrio, connotato da un'incredibile freschezza che rende la bevuta quasi incessante.

"Il mio arrivo a Castagneto Carducci è casuale", così Michele Satta spiega l'inizio della sua storia da vignaiolo. Era il 74, quando poco più che ventenne si iscrive all'università di agraria di Milano, e da lì a poco, con una laurea in tasca e pervaso dalla testa fino ai piedi di entusiasmo affitta vecchie vigne a Castagneto Carducci. Date che coincidono anche con la nascita della Doc Bolgheri. Perché se esiste questa Denominazione, nata appunto nel 1984, è anche e soprattutto grazie alla storia dell'azienda di Michele Satta. Il merito del successo va anche a sua moglie Lucia, compagna di vita e di lavoro e oggi a due dei suoi sei figli che perseguono il lavoro iniziato dai loro genitori, Giacomo e Benedetta. Questa è sì una storia di famiglia, ma parallelamente è anche un pezzo della storia d'Italia, visto che i vini di Michele Satta hanno davvero fatto la storia di questa denominazione e anche della Toscana.

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