Brunello di Montalcino DOCG 2016 Biondi Santi

SKU: 674
Brunello di Montalcino DOCG 2016 Biondi Santi

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Denominazione: Brunello di Montalcino DOCG
Annata: 2016
Regione: Toscana
Tipologia: Rosso
Vitigni: Sangiovese 100%
Colore: Luminoso rosso rubino
Profumo: Fruttato, dalle note speziate, sentori di tabacco e una leggera nota ematica
Gusto: Sorso fresco, sapido e vibrante
Gradazione: 14%
Temperatura di Servizio:
18-20°C
Formato: Bottiglia 75 cl
Vigneti: Vigne di proprietà situate attorno alla tenuta Il Greppo
Vinificazione: Estrazioni brevi, fermentazione dai 16 ai 18 giorni in cemento
Affinamento: 3 anni in botti di rovere di Slavonia
Filosofia Produttiva:
Vini Convenzionali

Il Brunello di Montalcino Biondi-Santi è il primo Brunello nella storia e incarna da 150 anni la visione che nell'ottocento ispirò Clemente Santi nella creazione della sua prima espressione. Fu infatti Clemente che decise di denominare la sua prima bottiglia di "Vino Rosso Scelto" appunto come "Brunello". Ci vorrà, però, un salto di oltre due generazioni di Biondi Santi, passando per Ferruccio, nipote di Clemente, (che nel 1888 etichettò per la prima volta una bottiglia di Brunello di Montalcino) per arrivare poi a Tancredi (che nel 1927 dette inizio al fascinoso rito della ricolmatura delle vecchie riserve, iniziando con i millesimi 1888 e 1891) "per vedere finalmente riconosciuta, nel 1980, la DOCG Brunello di Montalcino.
La degustazione del Brunello di Montalcino DOCG 2016 rappresenta l'esatto specchio della sua annata. Elegante e ritmata, con un'estate non eccessivamente calda e alquanto ventilata. Il sorso è quello tipico del Sangiovese e soprattutto di quello che il Sangiovese sa regalare quando diventa un Brunello di Montalcino, dal tannino presente, ma mai perentorio, con un sorso progressivo e ricco di personalità che in retronasale conferma l'essenza pura del sangiovese con quel suo ricordo ematico, quasi ferroso. Tutto ciò già da solo parrebbe confermare la grandezza di questo vino. Ma Biondi Santi ci ha abituato alla maestosità dei suoi vini, e per poter godere appieno di questa bottiglia il consiglio è di dimenticarla in cantina per qualche anno. Garantiamo che l'attesa saprà ripagarvi alla grande!

Per evitare di intaccare la storia, forse, sarebbe opportuno una descrizione asettica di ciò che è stato Biondi Santi per il vino italiano e per la stessa storia dell'Italia. Merito di Clemente Biondi Santi se oggi, infatti, esiste il Brunello di Montalcino. Quando in quel lontano 1820 iniziò a seguire le sorti di quella che era semplicemente la fattoria Il Greppo, ai tempi dedita alla sola produzione di Moscatello di Montalcino. Ma il percorso oggi continua ed è nelle mani del gruppo francese EPI che facendosi custode del passato, oggi conduce l'azienda con innovazione garantendo sempre alti gli standard qualitativi ai quali la famiglia Biondi Santi ci ha da sempre abituato.
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