




Denominazione: | Aglianico Sannio DOC |
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Annata: | 2017 |
Regione: | Campania |
Tipologia: | Rosso |
Vitigni: | Aglianico 100% |
Colore: | Rosso rubino scarico |
Profumo: | Naso Speziato con note di violette e marasca |
Gusto: | Al palato è avvolgente con potenza, sapidità, tannino prepotente, caldo in bocca |
Gradazione: | 13% |
Temperatura di Servizio: |
16-18°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Allevamento a Guyot, densità bassa per ettaro, terreno argilloso, vulcanico, sabbioso |
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Vinificazione: | Fermentazione in acciaio per diverse settimane, 12 mesi di barrique |
Affinamento: | 6 mesi in bottiglia prima di andare in commercio |
Filosofia Produttiva: |
Vini Biologici |
Nell'area del Sannio esposta a Sud Ovest, nel comune di Sant'Agata dei Goti, sorge il vigneto dal quale l'azienda i Mustilli raccoglie l'uva Aglianico per il suo vino "Cesco di Nece". Il vigneto Cesco di Nece si estende per circa 3 ettari, viene allevato a guyot, e si trova ad un'altitudine di circa 250 m s.l.m., su un suolo calcareo, vulcanico e ricco di argilla.
Vino rosso dal carattere schietto e sincero, rappresenta benissimo il terroir da cui proviene. Il suo colore rosso rubino ha delle sfumature che ricordano il granato. Il profumo intenso di fiori di viola e di confettura di frutta a polpa scura come la marasca, accompagna poi verso note speziate l'olfatto. Il sorso sapido, dal tannino ben integrato regala morbidezza alla sensazione tattile. Questo Aglianico in purezza unisce sapidità, potenza e prontezza di beva. Disarmante nei suoi 14%, un rosso completo, da tutto pasto, dove al naso ed al palato è un continuo susseguirsi di rivelazioni tutte beneventane.

Il territorio campano è particolarmente vocato alla vinificazione, se poi andiamo nel Sannio, la certezza di bere un buon vino è pura realtà. Nel meraviglioso territorio del Sannio si trova una storica cantina: Mustilli. Mustilli prende atto dell'estremo potenziale della falanghina in primis e con lei inizia la sua storia di viticoltura nel 1979 con la prima bottiglia di falanghina al mondo, anche se è nel 1700 che Cesare Mustilli piantò il primo vigneto sulla collina Santacroce. Oggi al timone ci sono Paola e Anna Chiara, figlie di Leonardo Mustilli, considerato quasi il padre, lo scopritore dell'uva Falanghina.
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