Tipologia: | Pasta |
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Ingredienti: | Semola di grano duro, acqua |
Conservazione: |
Conservare in luogo fresco e asciutto Scadenza 25/07/2024 |
Valori nutrizionali: |
Per 100g Energia 354 kcal, grassi 1,3g di cui saturi 0,3g, carboidrati 70g di cui zuccheri 3,3g, fibre 3,3g, proteine 14g, sale 0,01g |
Allergeni: | Grano |
Formato: | Confezione da 500 grammi |
La pasta è la specialità italiana indiscutibilmente più conosciuta ed esportata al mondo e ha trovato da secoli in Gragnano, col suo clima mite e leggermente umido, il luogo ideale alla sua produzione. La Pasta di Gragnano dall’11 ottobre 2013 è tutelata dal marchio IGP contro contraffazioni e abusi. L’Indicazione Geografica Protetta garantisce la provenienza e la qualità del prodotto e, nel caso della pasta di Gragnano, testimonia una tradizione secolare. L’origine di questo tipo di pasta è da ricercarsi nella millenaria civiltà contadina sarda, la cui alimentazione si basava principalmente sulla coltura del grano. Il nome originale dei gnocchetti è Malloreddus, diminutivo del termine sardo-campidanese Malloru, che significa “toro”. Una seconda etimologia potrebbe derivare dal latino mallolus, che vuol dire appunto tronchetto di pasta, gnocco.

Nel 2004 Giuseppe Di Martino, pastaio da tre generazioni a Gragnano, rendendosi conto che la rintracciabilità della materia prima fosse un valore imprescindibile di un prodotto alimentare di qualità iniziò il suo progetto che poi lo porterà alla fondazione del Pastificio dei Campi. Scegliendo una zona di produzione storicamente vocata alla coltivazione del grano duro, la Puglia, e ritornando all’ antica tecnica della rotazione triennale, ha fatto un enorme salto verso il rivoluzionario concetto della tracciabilità al 100% su tutta la filiera. La certificazione 100% Made in Italy è un ulteriore tassello nel progetto di totale trasparenza e tracciabilità della Pasta di Gragnano I.G.P. del Pastificio dei Campi.
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L’abbinamento territoriale per eccellenza è con “Lillovè” un cannonau di Sardegna con aggiunta, per un 10% di altre uve autoctone le cui viti sono allevate nel cuore della Sardegna: la Barbagia il luogo di maggiore vocazione per la produzione del vino sardo. Un vino dal gusto ampio, morbido, equilibrato.