Denominazione: | Morgon 2021 Marcel Lapierre |
---|---|
Annata: | 2021 |
Regione: | Francia, Beaujolais |
Tipologia: | Rosso |
Vitigni: | Gamay 100% |
Colore: | Rosso rubino dai vivaci riflessi |
Profumo: | Delicati profumi di piccoli frutti rossi, nuances floreali e note speziate |
Gusto: | Gusto speziato, dinamico, fresco |
Gradazione: | 13,5% |
Temperatura di Servizio: |
12/14°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Vigne allevate a gobelet di c.a. 60 anni su suolo di granito |
---|---|
Vinificazione: | Macerazione semi-carbonica tradizionale del Beaujolais per 10-20 giorni e fermentazione spontanea in vasche d'acciaio inox |
Affinamento: | Affinamento in botti di rovere usate da 216 l per 9 mesi |
Filosofia Produttiva: |
Vino naturale |
Il Morgon 2019 è l'espressione più tipica del Gamay prodotto in Beaujolais: macerazione semi-carbonica tradizionale del Beaujolais per 10-20 giorni e fermentazione spontanea in vasche d'acciaio inox. Affinamento in botti di rovere usate da 216 l per 9 mesi. Il risultato è un vino che ti riporta esattamente nella sua terra di origine.
Morgon 2019 è un insieme variegato di aromi di ciliegia e liquirizia che diventano brio per le pareti nasali e si mischiano a vivaci note di lampone e violetta. Questi sono gli odori tipici del Gamay prodotto in Beaujolais e che nel Morgon di Lapierre ben si predispongono verso l'invecchiamento. Sono, infatti, molto ricche e notevolmente espressive le sue vecchie annate. Bisognerebbe avere la pazienza di dimenticarle in cantina per capirne il potenziale. Ma è difficile, perché il suo gusto da giovane è altrettanto appagante, più incentrato sulla freschezza e la carnosità di un sorso quasi croccante. Eppure tanto il profumo è brioso, tanto, invece, la struttura al sorso è presente, grazie anche a una decisa punta di tannicità, il tutto ravvivato e snellito da una buona dose di mineralità nettamente percettibile.

Oltre 100 anni di storia per questo Domaine che a oggi rappresenta un vero punto di riferimento per i produttori di Beaujolais. E' il 1920 quando Marcel Lapierre inizia a scrivere la storia. E la sua è sempre stata dettata da 4 elementi per lui essenziali: persone, suolo, clima e vitigno. Naturale quindi decidere di vinificare senza SO2 né lievito e di coltivare le sue viti in Biodinamica: senza fertilizzanti chimici o diserbanti. Oggi, purtroppo Marcelle è scomparso, ma l'energia del dominio rimane intatta. Marcel Lapierre ha imposto per tre decenni un'idea singolare di vino, basata su una nuova comprensione della microbiologia del suolo e delle piante ed oggi sono i suoi figli, Mathieu e Camille, che continuano a far rivivere la sua filosofia.

Culatello di Zibello

Sartù di riso

Costine di Agnello