Denominazione: | Toscana IGT |
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Annata: | 2019 |
Regione: | Toscana, Chianti |
Tipologia: | Rosso |
Vitigni: | Sangiovese 100% |
Colore: | Rosso rubino di buona fittezza |
Profumo: | Bouquet di frutti rossi croccanti e di fiori |
Gusto: | Equilibrato, dal tannino integrato, persistente |
Gradazione: | 13% |
Temperatura di Servizio: |
18-20°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Situate nel comune di Castelnuovo Berardenga su terreno arenaceo e limoso |
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Vinificazione: | Fermentazione in vasche di acciaio inox con macerazione sulle bucce |
Affinamento: | In Legno |
Filosofia Produttiva: |
Vino tradizionale |
Il Rosso Toscana IGT di Felsina rappresenta l'entry level dell'azienda. Ma non vuol dire che Felsina non curi questo vino al pari dei suoi "big". Le modalità di allevamento e produzione soddisfano sempre alti livelli qualitativi. Felsina alleva i suoi vigneti nel pieno rispetto della natura e della stagionalità. E quando le uve arrivano a perfetta maturazione, la vendemmia rigorosamente manuale, viene effettuata in periodi diversi a secondo dell'altitudine dei vigneti. Segue poi una fermentazione in vasche di acciaio inox e dopo diversi mesi il vino viene poi trasferito in barrique e botti grandi per riposare fino al suo imbottigliamento.
Il Rosso Toscana IGT di Felsina è un vino che gioca tra frutta e spezie. Si uniscono la marasca e la mora tra note di terra bagnata e tabacco. Di delicata freschezza e dalla buona consistenza e struttura. Alla cieca potrebbe stupirvi.

Storia, attenzione per la natura, cultura del territorio e rispetto delle varietà vinificate. Tutto questo è Fèlsina". Così esordisce la guida Slowine parlando di questa notevole realtà simbolo della viticoltura toscana. Una storia che parte da lontano, era il 1966 quando Domenico Poggiati decide di investire in queste terre site nella provincia di Siena, a Castelnuovo Berardenga. E ci vede lungo, visti i risultati sbalorditivi di oggi. Ma questi risultati sono frutto del grande lavoro e sacrificio che Domenico ha profuso sin dall'inizio nel suo lavoro in vigna. Alle sue conoscenze enologiche e alla sua passione per il vino, si è accompagnata nel tempo anche l'amicizia quanto mai proficua e costruttiva con il grande Luigi Veronelli e dell'enologo Franco Bernabei. Tutto ciò ha contribuito ancor di più a rendere i vini di Felsina un pezzo della storia della cultura enologica italiana.
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