Caratteristiche
Denominazione: | Lacryma Christi del Vesuvio Bianco DOC |
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Annata: | 2019 |
Regione: | Campania |
Tipologia: | Bianco |
Vitigni: | Coda di Volpe, Falanghina |
Colore: | Giallo Brillante |
Profumo: | Profumi di camomilla e timo, note minerali |
Gusto: | Armonico e vibrante |
Gradazione: | 12,5% |
Temperatura di Servizio: |
10-12°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Scheda Tecnica di Fermento24
Vigneti: | Vigne impiantate su terreni vulcanici |
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Vinificazione: | Le uve vengono fatte macerare in pressa per 6/8 ore in riduzione, fermentazione in acciaio con controllo delle temperature |
Affinamento: | In acciaio su fecce fini per 6/8 mesi, affinamento in acciaio e bottiglia |
Filosofia Produttiva: |
Vini Biologici |
Descrizione del Lacryma Christi del Vesuvio Bianco DOC Villa Dora
Il Lacryma Christi del Vesuvio Bianco DOC di Villa Dora è prodotto da un blend di coda di volpe e falanghina i cui vigneti sono situati su terrazzamenti posti a tre livelli, tutti esposti a sud-ovest con un’altitudine di 250-300m s.l.m., in un ambiente soleggiato e sempre ventilato, perfetto per la coltivazione della vigna. Tutti gli impianti, la maggior parte dei quali a “pergola vesuviana”, sono mantenuti nel massimo rispetto dell’ambiente circostante e sono circondate da fiori e piante di ogni genere, tutte autoctone e spontanee, che rendono l’azienda un vero gioiello di biodiversità.
Il Lacryma Christi del Vesuvio Bianco DOC di Villa Dora è letteralmente uno slancio minerale spinto da una brezza salmastra con cenni di idrocarburi. Questo è il suo impatto olfattivo al quale seguono poi odori di magnolia, di erbe mediterranee, e miele di millefiori. Sorso ricco ed appagante e sensazioni di freschezza e sapidità.
Produttore: Villa Dora

Era il 1997 quando a Terzigno, in provincia di Napoli, le Cantine Villa Dora, iniziano a scrivere un pezzo della viticoltura campana, Tutto nacque da un sogno di Vincenzo Ambrosio, produrre vino di qualità. E il progetto per quanto ambizioso era molto più che fattibile visto che l’ambiente era dei più idonei. Tutte le colture, rigorosamente a piede franco, in prevalenza impiantate con l’antico metodo della “pergola vesuviana” e con un’età media di circa 70 anni, sono state sin da subito adattate ad un livello produttivo altissimo, con rese basse e cura maniacale.
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